Tempio della Dea Mefitis
Nell’Italia preromana il culto della Dea Mefitis (o Mefite) era molto diffuso e si estendeva dalla Lucania fino a Cremona, in Lombardia. Era una delle divinità più onorate dall’antico popolo dei Lucani, popolo affratellato con i Sanniti (da cui derivava) e che parlava la lingua osca. Nel IV° secolo nasce Potenza (come abbiamo visto nel caso della Fattoria Lucana), città dei Lucani nonché una delle undici città-Stato di quell’antico popolo, che aveva struttura federale. I Lucani erano strutturati come una federazione di cantoni-Stato e Potenza era la città (cantone-Stato) più vicina al Santuario federale di tutti i popoli lucani, situato nella località attualmente denominata Rossano di Vaglio (Vaglio è un piccolo comune attaccato a Potenza e diviso dalla città solo da 6 km). Nel IV° secolo a.C., mentre ha inizio lo sviluppo e la storia di Potenza, insediamento sorto per necessità politiche e militari in una area più centrale per tutti i popoli della antica Lucania, nasce nelle vicinanze di Potenza anche il Santuario federale di Rossano di tipo greco nella struttura dell’edificio che consta di un ampio sagrato al cui centro è l’altare. Ma la specificità indigena del santuario è dimostrata in modo indiscutibile dalle iscrizioni in lingua osca che indicano la dedica a Mefite Utiana, dea delle acque. Infatti in tre iscrizioni rinvenute durante gli scavi archeologici è presente il nome della divinità accompagnato dal singolare attributo di ‘Utiana’. Storicamente le località di Rossano e di Serra (entrambe oggi nel comune di Vaglio) sono strettamente connesse con la storia di Potenza. Alcuni storici sono arrivati al punto di affermare che Potenza prima della attuale collocazione si trovava proprio in queste due località, altri hanno instaurato un rapporto di discendenza tra queste due località e la nascita di Potenza. In ogni caso, non vi è dubbio che un fortissimo rapporto fra Potenza e questi due siti archeologici esiste perché, dopo la rovina di Rossano e di Serra causata dalla penetrazione romana, il culto della Dea Mefite si trasferisce a Potenza, nel frattempo rifondata dai Romani col nome di Potentia. Infatti, l’attuale Piazzetta dei Martiri Lucani anticamente si chiamava Largo della Dea Mefite ed una epigrafe romana dedicata alla antica dea è tuttora collocata e visibile, dopo più di duemila anni, in un muro di Palazzo Loffredo.